LE 3 REGOLE DEL BLOGGER

Grazie a questa guida potrai orientarti sul mondo dei blog, scoprendo gli strumenti e le competenze necessarie per muovere i primi passi.

Cos’è un blog ?

Il blog è uno strumento di comunicazione veloce, immediato ed efficace.

Tecnicamente è una pagina web che offre contenuti multimediali (post, articoli, video, etc.) pubblicati in maniera periodica e visualizzati in forma anti-cronologica (dal più recente al più lontano nel tempo)

Pensate ad una sorta di diario 2.0, ad un canale digitale di approfondimento o ad una rivista virtuale che tratta, con toni divulgativi, qualsiasi argomento. In definitiva il blog è una delle migliori soluzioni per comunicare con i propri interlocutori in modo immediato, fresco e allo spesso tempo minuzioso.

Con un blog si può offrire un’informazione preziosa su un determinato argomento, snocciolandone le tematiche, offrendo chiarimenti e suggerendo consigli.

 

 

Per toccare con mano (o con mouse) qualche esempio di successo vi invito a googolare:

–          il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla;
–          l’esperta di cosmesi Clio Zammatteo (ClioMakeup)
–          la cuoca Sonia Peronaci (Giallo Zafferano)
–          Mattia Miraglio o Niccolò Balini (Human Safari) per quanto riguarda i viaggi.

Se poi provate a cercare la parola “fashion blogger” su qualsiasi motore di ricerca vi accorgerete, dall’alto dei 350milioni di risultati, quanto sia importante avere visibilità e credibilità quando si parla di moda e stile.

In definitiva il blog è un ottimo canale per dare visibilità a sé stessi e alle proprie iniziative, a patto che si abbia sviluppato un solido progetto divulgativo e che lo si tratti per mezzo di un altrettanto curato storytelling.

 

Cenni storici

 

Il concetto di blog risale alla fine degli anni 90.

I pionieri di questa forma comunicativa non avevano niente a che vedere con i moderni “blogger” ma stavano semplicemente cercando il modo più semplice di organizzare una pagina web dai contenuti aggiornati progressivamente e ordinati cronologicamente.

Tra essi si distinse il programmatore americano Jorn Barger che nel dicembre del 1997 iniziò a tenere traccia della propria navigazione in rete raccogliendo i link significativi in una sorta di diario personale dal nome “Robot Wisdom Weblog”. Le sue intenzioni erano quelle di trovare un pubblico con cui condividere i numerosi interessi legati al mondo dell’arte e della tecnologia. Non sapeva che stava gettando le basi per il futuro del web.

PERCHè aprire un blog?

Questa è una bella domanda…

Sono molteplici le ragioni per cui le persone decidono di aprire il proprio blog ma, a prescindere da qualsiasi risposta, la motivazione principale rimane quella che afferma che chi apre un blog lo fa PER FARSI CONOSCERE.

Negli ultimi anni la comunicazione digitale ha vissuto un grande sviluppo e i canali si sono diversificati in maniera notevole. Di fronte a questo scenario ottenere un’audience e una visibilità importante è davvero complesso. Aprire un blog, da affiancare agli altri strumenti di comunicazione, ti aiuterà a raggiungere il pubblico che stai cercando.

A questo punto però rigirerò la domanda iniziale elencando le ragioni per le quali NON dovresti aprire un blog.

  • NON aprire un blog se non hai stilato un progetto e se non ti sei prefissato un obiettivo ben preciso, compresa la pianificazione organizzata e cadenzata degli articoli da pubblicare.
  • NON aprire un blog se non sai di cosa parlare o se vuoi parlare di argomenti di carattere generale. Per fare bene il mestiere del blogger devi trattare temi che conosci bene, di cui sei “esperto” e che ti appassionano veramente. Solo così potrai dare valore ai tuoi contenuti e crearti una audience.
  • NON aprire un blog se lo fai per fini di lucro o se ti aspetti una fonte di guadagno (specialmente se pensi di fare soldi in modo rapido).

non è semplice guadagnare con un blog

Con l’ultima dichiarazione del paragrafo precedente ti ho scioccato vero?

Già ti vedevi come un novello Ferragni, lasciare il tuo attico per sfrecciare in direzione Corso Como seduto sul Ferrarino, e invece ecco che arrivo io a romperti le uova nel paniere…

La realtà è che si possono trarre guadagni da un blog ma questo processo risulta molto-molto complesso. I risultati non arrivano dall’oggi al domani. Il posizionamento SEO richiede tempo, per questo è necessario pianificare una strategia di contenuti mirata e proiettata sul lungo periodo. Solo una piccola percentuale dei blogger può vantarsi di trarre una rendita dal proprio blog e per farlo bisogna necessariamente offrire alla tua audience standard qualitativi e contenutivi molto elevati. Questo ti permetterà di farti notare, aumentare la tua platea e essere vincente.

Elenco di seguito una serie di esempi pratici sul come monetizzare grazie ad un blog, aggiungendo anche un commento sui pro e i contro:

PUBBLICITà

questo metodo consiste nel mettere a disposizione spazi pubblicitari per ospitare banner di aziende o piattaforme esterne che vogliono guadagnare visibilità. In base al numero di impressions (ovvero il numero totale di visualizzazioni) potresti ricevere un pagamento secondo le logiche del Pay per click o del Pay per view. Attenzione però, questo è un sistema che garantisce un certo ritorno solo per coloro che a loro volta possono garantire un numero elevato di visitatori. Anche Google offre un servizio (AdSense) che consente di installare banner pubblicitari sul proprio sito, al fine di monetizzare la propria attività sul web attraverso gli annunci.

CORSI & SERVIZI

questo metodo consiste nel mettere a disposizione dei tuoi visitatori contenuti a pagamento. Che sia un ebook, un tutorial, un video-corso o qualsiasi altro strumento poco importa, l’importante è che crei l’interesse d’acquisto.

Basti pensare che se tu riuscissi a vendere 1 ebook a 0,99 € al giorno guadagneresti 29,70 € al mese, ora prova a calcolare il risultato riuscendo a vendere 100 ebook al giorno.

E non serve che tu sia un premio Nobel per la medicina o per la fisica quantistica, l’importante è che tu crei un prodotto specifico, anche base, per una platea adatta alla tua expertise.

AFFILIATE MARKETING

questo metodo consiste nel consigliare prodotti e servizi ai visitatori del tuo blog pubblicizzandoli tramite link o collegamenti ipertestuali forniti negli articoli. Se i visitatori acquisteranno i prodotti in questione direttamente dal link da te fornito guadagnerai una commissione che va dal 10 al 40% del valore del prodotto. Per fare ciò occorre avere maturato una grande reputazione nei confronti dei propri follower i quali si fideranno dei consigli e delle indicazioni da te fornire. Prima ancora occorre aver risvegliato l’interesse delle aziende produttrici (o inserzionisti) grazie ad un elevato traffico garantito e a contenuti costanti e di valore.  

Arrivati a questo punto tutto sembra molto bello e persino facile, voglio però lasciarti con un dato di fatto che ti aiuterà a capire più di quanto non possa fare io con mille parole: Chiara Ferragni e il suo fashion blog “The Blonde Salad” nel 2016 ha fatturato 10 milioni di euro, milioni di altri aspiranti blogger invece sono rimasti a bocca asciutta.

COME APRIRE UN BLOG

 

La prima cosa da fare è quella di scegliere un dominio per il tuo blog e acquistare un piano hosting, ovvero lo spazio virtuale dove risiederanno i tuoi file.

Consiglio caldamente di non addentrarsi nelle soluzioni a costo zero perchè sarai vincolato all’utilizzo di un domino di terzo livello (es. nomedelsito.dominiohostingratuito.estensione). Quelle poche decine di euro risparmiate le pagherai dando un’immagine di te poco professionale e molto amatoriale. Consiglio invece di rivolgersi ad uno dei tanti registrar (SiteGround.com – Aruba.it – GoDaddy.com) così da poter scegliere un dominio di secondo livello (es. nomedelsito.estenzione).

Per quanto riguarda la scelta del nome, a patto che i domini siano ancora liberi, sostanzialmente hai due opzioni: utilizzare un nome descrittivo che faccia capire subito le tue intenzioni oppure scegliere il tuo marchio o il tuo nome e cognome. Nel primo caso darai già una idea preliminare di quello di cui ti occupi (per esempio se ti occupi di fiori e chiami il tuo blog www.ilbogfloreale.it), nel secondo caso invece dovrai lavorare ancor meglio sulla SEO, sulla reputazione e sulla tua brand awareness. Ci sono casi di successo in entrambe le teorie: i già citati Salvatore Aranzulla e ClioMakeup hanno usato tecniche diverse con gran risultato.

La seconda cosa da fare è scegliere una piattaforma CMS (Content Management System) ovvero un software che ti permetta di creare e configurare il tuo blog. Esistono diverse soluzioni in rete, tutte gratuite, ma per quanto tutte ti permettano di raggiungere lo stesso obiettivo ognuna ha caratteristiche e funzionalità specifiche. Qui di seguito ti farò una breve carrellata delle tre piattaforme più comuni, a prescindere da quale tu scelga ricorda però che devi avere una certa familiarità con le principali logiche di sviluppo HTML e una buona conoscenza delle tecniche di scrittura SEO oriented.

BLOGGER

Questa piattaforma, anch’essa gratuita, nasce addirittura nel vecchio millennio ma è nel 2003 che prende slancio, con l’acquisizione da parte del colosso Google. Grazie alla nuova paternità per accedere è sufficiente avere un account Gmail: questo è sicuramente un plus perché permette all’utente che utilizza la piattaforma di avere a disposizione altri strumenti nativi come Google Plus o Picasa. Oltre ad un’interfaccia molto intuitiva Blogger vanta un sistema di statistiche interno, l’indicizzazione automatica dei contenuti su Google e il collegamento alla piattaforma di monetizzazione AdSense.

WORDPRESS

WordPress è il CMS perfetto per chi vuole fare blogging. Di fatto è la piattaforma più utilizzata dai blogger perché molto intuitiva e dotata di un elevato numero di temi e template, che permettono un grado di personalizzazione e una gestione estetica senza eguali. Grazie a WordPress e alle migliaia di plugin disponibili un neofita può riuscire a costruire e personalizzare pagine web, landing page e blog di degno. Io stesso uso WordPress e se potessi tornare indietro confermerei questa scelta. 

TUMBLR

Questa piattaforma gratuita nasce nel 2007 grazie ad un giovanissimo newyorkese di nome David Karp, lo stesso che tre anni dopo è stato inserito nella lista “TR35”, come uno dei 35 più importanti innovatori nel mondo sotto i 35 anni di e oggi vanta un patrimonio netto stimato di oltre 200 milioni di dollari. La particolarità di Tumblr, oltre ad una certa attenzione ai contenuti artistici e visual, sta nel fatto che questa piattaforma si spinge nella frontiera del microblogging. Questo significa che il sistema offre funzioni social molto avanzate che permettono di creare dei veri e propri posts a partire da pagine web.

COME ORGANIZZARE I CONTENUTI?

Hai idea di quanti post di blog vengono messi on line ogni giorno?

La risposta è molti, anzi moltissimi.  Si tratta di numeri a sei cifre, ogni giorno, milioni e milioni di post. Se sei un tipo preciso e vuoi toglierti ogni dubbio allora visita il sito Worldometer che nella sessione blog (https://www.worldometers.info/blogs/) computa il numero esatto di post pubblicati quotidianamente nei principali blog di tutto il mondo.

Bene, adesso che hai visto con i tuoi occhi come puoi riuscire a far emergere i tuoi contenuti?

Non ti scoraggiare. Inizia con una buona strategia, con dei contenuti vincenti e con un calendario editoriale ragionato, costante e non casuale. Organizzando bene tutto potrai vedere risultati tangibili. Creare un blog con delle buone pagine statiche è di certo un must. Avere pagine fisse, con informazioni immutabili e ben organizzate (about me; contatti; etc. etc.)  è la base di partenza ma la partita si vince con i post di blog (gli articoli). In particolare sono questi aggiornamenti periodici che dovranno fare la differenza. Che siano essi quotidiani, settimanali o mensili sono loro i tasselli sui quali dovrai costruire il tuo successo. Arriverà poi un momento in cui dovrai far per forza fare i conti con la SEO, trovando metodi (e risorse) per ben posizionare il tuo blog su Google e ottenere più visite e visibilità.

LE TRE REGOLE D’ORO

 

Bene, adesso che ci siamo chiariti le idee devo dirti che il ricettario del perfetto blogger forse non esiste, e se esiste è una chimera. Tutto quanto esposto sinora e un po’ di esperienza però ci insegnano che esistono alcune regole base che riassumo qui sotto. Rispettiamole e la nostra consapevolezza di blogging sarà migliore.

FORMA & SOSTANZA

Poni attenzione all’impatto visivo. L’aspetto e la cura del dettaglio sono le tue armi vincenti. Oggi il visitatore medio è bombardato di informazioni e la sua scelta cadrà sulla qualità estetica e sulla user experience. Allo stesso modo poni attenzione e organizza i contenuti. Due pagine con nozioni esatte, precise e esaustive sono più apprezzate di dieci pagine dove si parla del nulla.

PRESENZA

Non c’è blog più triste di quello in cui passano semestri da un articolo all’altro. Fai delle uscite regolari il tuo mantra. Scadenzale, organizzale, prepara un calendario editoriale. Non importa uscire quotidianamente. Anche se esci una volta al mese fa sì che la scadenza venga rispettata. Inoltre non dimenticare di moderare e fare guest blogging.

INTERAZIONE

Supportare il blog e incrementarne il traffico grazie alla condivisione dei contenuti con i canali social è un percorso obbligato. Al giorno d’oggi tra blog e social network deve esistere un rapporto di sinergia e interazione positiva: gli articoli devono beneficiare di un effetto volano grazie ai social convogliando traffico di lettori. Allo stesso tempo i social si riempiranno di contenuti validi e interessanti.

TI é PIACIUTO IL MIO ARTICOLO?

 

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2 commenti su “LE 3 REGOLE DEL BLOGGER”

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