COME RICONOSCERE L’ARTE

Ti è mai capitato di trovarti davanti ad un’opera d’arte e di non riconoscerne né il titolo, né l’autore, né tantomeno lo stile?

A volte succede, ma se a te capita troppo spesso questo è l’articolo che fa per te.  Leggilo e imparerai a cogliere le caratteristiche e i tratti distintivi delle varie correnti artistiche così da districarti nel mirabolante mondo della pittura.

Cos’è l’arte ?

Iniziamo dalle basi e cerchiamo di capire il significato della parola ARTE nonostante le mille sfumature. La prima cosa da fare è dividere la definizione in due diverse accezioni, quella accademica e quella emozionale.

Per quanto riguarda la prima definizione è sufficiente rivolgersi ad un qualsiasi dizionario per scoprire che l’ARTE è l’insieme di una serie di tecniche (acquisite o innate) che permettono all’uomo di esprimere un risultato estetico creativo. 

Tuttavia è la seconda definizione quella che apre la mente e toglie ogni dubbio, ovvero, l’ARTE è la rappresentazione estetica dell’interiorità grazie alla quale riusciamo a dare forma, voce e colore alle emozioni.

Il drammaturgo irlandese George Bernard Sahw, contemporaneamente Premio Nobel e Premio Oscar per l’opera Pigmalione, spiegò tutto con una semplice frase:

“Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima.”

LE PRIME FORME D’ARTE

Partiamo da lontanissimo.  

I primi approcci dell’uomo con questa nuova disciplina risalgono circa 40.000 anni fa, nell’era paleolitica.  Fu allora che alcuni esemplari di Homo Sapiens iniziarono a produrre forme e oggetti ai quali si è potuto attribuire una validità artistica. In particolare fu l’Uomo di Cro-Magnon a manifestare una particolare vena creativa espressa per mezzo di pitture o incisioni rupestri e sculture su legno, osso e pietra. I soggetti rappresentati erano per lo più animali (bisonti, mammut e cavalli), avevano una valenza rituale e propiziatoria ed erano legati ai grandi temi della sopravvivenza, come la nascita e la caccia. Per quanto riguarda invece il tema della fecondità si raffiguravano donne dai fianchi, seni e ventre prominenti.

L’Europa centrale è stato teatro dei ritrovamenti più rappresentativi dell’arte preistorica.  

Per quanto riguarda la scultura uno dei reperti più famosi e riconoscibili è la Venere di Willendorf, rinvenuta in Austria nel 1908.

Per quanto riguarda invece la pittura rupestre particolarmente degni di nota sono i ritrovamenti delle Grotte di Lascaux nel sud della Francia oppure quelli della Grotta di Altamira, nel nord della Spagna. 

Pensate che l’elevata qualità artistica e l’ottimo stato di conservazione di queste ultime costarono l’accusa di falsificazione al suo scopritore, il giurista spagnolo Marcellino Sanz de Sautuola, il quale morì “da contraffattore” nel 1888, quindici anni prima di veder riconosciute e accreditate le sue scoperte.

 

LA MESOPOTAMIA E I GRECI

L’arte subì una sostanziale evoluzione dal III millennio a.C. in concomitanza con lo sviluppo delle tecniche di fusione dei metalli (in particolare del bronzo). La padronanza di questa nuova abilità, unita alla già nota lavorazione dell’argilla per il vasellame, per i mattoni e per le tavolette da scrittura e alla lavorazione della pietra per sculture e rilievi favorì una grande produzione di opere d’arte.

Dalla Mesopotamia fino in Egitto, passando dai Babilonesi ai Sumeri, numerosi sono i pezzi di pregio arrivati sino ai giorni nostri. In queste epoche segnate da un grande progresso economico e tecnologico l’arte si impose come status sociale per la fascia più ricca e nobile della popolazione e come strumento al servizio della politica e della religione. 

In particolare però si deve al popolo greco quella sostanziale spinta in avanti, legata alla ricerca dell’ideale e al perfezionamento formale. L’approccio ellenico, estremamente moderno, si trova nelle pose estetico-culturali del classicismo scultoreo così come nell’adozione di regole geometriche e matematiche che dettero origine agli Ordini architettonici. (Dorico, Ionico e Corinzio)

 

L’ARTE ROMANA E L’ARTE BIZANTINA

Per arte romana si intende l’arte della Roma antica per un periodo che va dalla fondazione alla caduta dell’Impero d’Occidente. L’arte romana fonda le sue radici nelle influenze etrusche e greche e da queste ultime attinge grande contaminazione. La differenza tra Greci e Romani è che i primi trasfiguravano in mitologia anche la storia contemporanea (le vittorie sui Persiani diventavano quindi lotte fra Dei e Giganti), mentre i secondi rappresentavano l’attualità e gli avvenimenti storici nella loro realtà. Basta spendere un giorno a Roma per essere catapultati a ritroso nella storia e capire i livelli eccelsi raggiunti nell’ambito dell’architettura, della scultura. Se poi scendiamo più a sud, una vista a Pompei e a Ercolano è la miglior occasione per stupirsi davanti a mosaici e affreschi ben conservati, che erano destinati a ornare grandi edifici pubblici e lussuosi ambienti domestici. A prescindere da tutto questo però il gran pregio dell’arte romana è stato quello di essere la prima espressione di arte universale, capace di unificare in un linguaggio dai tratti comuni una vastissima area geografica che copriva l’Europa e tutto il bacino mediterraneo.

Anche L’arte bizantina si sviluppa nell’arco di mille anni, tra il V° e il XV° secolo. Pesantemente influenzata dalle atmosfere mediorientali (Bisanzio era il nome dell’attuale Istanbul) si caratterizza per una degenerazione delle forme, delle pose e del plasticismo. In questa fase infatti la figura rappresentata è completamente depersonalizzata e raffigurata al servizio esclusivo dell’estasi religiosa e della devozione. Tutte le figure rappresentate ripetono i medesimi gesti, vestono abiti preziosissimi, non variano le espressioni. Anche i loro sguardi sono fissi e frontali. Se volete vedere dal vivo qualche esempio di pregio (senza prendersi il disturbo di andare in Turchia) organizzate una gita a Ravenna… ne varrà la pena.

 

L’ARTE ROMANICA E IL GOTICO

Prima di tutto voglio dirvi che non bisogna mai confondere l’arte romana (di cui abbiamo già parlato sopra) con quella romanica. Per arte romanica s’intende infatti quella fase dell’arte medievale europea sviluppatasi a partire dalla fine del X secolo fino alla metà del XII secolo. Sbocciata in Francia per estendersi poi negli altri paesi europei è caratterizzata principalmente da un rinnovamento dell’architettura e della scultura monumentale. La Francia, e in particolare Parigi, fu anche la culla di un altro fenomeno artistico dalle caratteristiche molto complesse e variegate: l’arte gotica. Questo stile che in particolare ha lasciato il segno da un punto di vista architettonico è caratterizzato da una complessa tecnica costruttiva che favorisce lo slancio verticale delle strutture grazie all’uso combinato dell’arco a sesto acuto (detto anche ogiva), della volta costolonata e degli archi rampanti.

Una curiosità: Il termine “gotico” fa riferimento ai “goti”, l’antico popolo germanico. Ad associare questo termine con lo stile artistico fu il grande Giorgio Vasari nel XVI secolo, volendo far riferimento non alla popolazione dei goti (che si era ormai estinta in area europea occidentale da almeno cinque o sei secoli) ma bensì ad un sinonimo di nordico, barbarico. Il miglior esempio di design gotico in assoluto è la Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. (1163-1345)

IL RINASCIMENTO

Eccoci qua… finalmente.

Non è un segreto se vi dico che d’ora in avanti la questione si fa molto-molto interessante. Siamo arrivati infatti alla migliori corrente di sempre: il rinascimento. Fiorito tra il 1400 e il 1500 a Firenze, nella culla della cultura italiana, questo movimento congeda il medioevo e apre le porte all’era moderna grazie ad un sostanziale sviluppo concettuale. Il rinascimento infatti si rifà ai modelli classici dei greci e dei latini ma li migliora con due incredibili innovazioni: l’introduzione delle regole della prospettiva lineare centrica e l’evoluzione delle idee dell’umanesimo, ovvero il concepire l’uomo come individuo, sia nella fisionomia e anatomia sia nella rappresentazione delle emozioni.  Potrei scrivere fiumi di parole su questo argomento ma li limito a selezionare quelli che per me sono gli apici per le tre forme d’arte più importanti di allora: pittura, scultura e architettura.

DA VINCI

Leonardo ci porta oltre la pittura e ci fa sconfinare nell’universalità delle arti e del progresso. Artista, scienziato, architetto, anatomista, botanico… chi più ne ha più ne metta. Mente eccelsa e stella del firmamento è tutt’oggi una fonte di ispirazione. Da La Gioconda alle Macchine Volanti, dall’Ultima Cena ad un Progetto Di Bicicletta. Infinito.

 

BUONARROTI

Michelangelo, aretino di nascita, non è solo il maestro della scultura del rinascimento ma è riconosciuto come uno dei più grandi artisti di sempre. Suoi sono il David di Piazza della Signoria, il Mosè e la Pietà della Basilica di San Pietro. E non dobbiamo dimenticare che Michelangelo è stato anche un geniale pittore, tra le sue opere il ciclo degli affreschi della Cappella Sistina. Chapeau.

 

PALLADIO

Andrea, architetto padovano dallo spirito moderno e dal segno indelebile. Suoi sono Palazzo Chiericati di Vicenza, Villa Badoèr di Rovigo e naturalmente la Basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia. La sua visione è stata talmente innovativa che a due secoli dalla sua morte, anche la residenza del presidente degli Stati Uniti d’America, la Casa Bianca, è stata progettata e costruita in stile palladiano.

CARAVAGGIO

Michelangelo Merisi merita un capitolo a parte.

Artista geniale e maledetto è riuscito a plasmare assieme corpi, emozioni e luce. Nei suoi dipinti troviamo grande realismo e nelle figure da lui rappresentate, generalmente su uno sfondo monocromo e illuminate da una luce violenta, troviamo tutto il dolore e l’estasi del momento. Tutti i suoi capolavori sono figli della vita vissuta tra bische e bordelli, sono attimi di vita rubati al tempo e mutati in tesori immortali. Si dice che Caravaggio sia stato il più contemporaneo degli artisti. Lui, che è caduto in un lungo oblio durato più di 300 anni: dalla sua morte fino al XX° secolo. Lui che ha ricevuto gloria immortale solo grazie alla sensibilità del nostro tempo, che gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera.

A volte ripenso a quei caldi ultimi giorni di un luglio del 1610. Mi immagino la spiaggia di Porto Ercole, il tombolo della Feniglia, e rivedo quel giovane uomo, provato, affaticato, debilitato da un’infezione e dalla febbre alta. E quando penso al suo ultimo spiro una fitta mi trafigge il cuore per tutto quanto di straordinario e prezioso sia andato perso. Trentanove anni bastano per rimanere eterni.

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

Eccoci arrivati agli ultimi 150 anni del nostro cammino nella storia dell’arte. La Rivoluzione francese del 1789 aveva sradicato presunzioni e istituzioni e avvicinato il popolo ad una nuova consapevolezza. In questo clima di rinascita, ancora una volta trainati da un pensiero illuminista e modernista, un nuovo panorama artistico e culturale iniziò a fermentare in Europa. I pionieri di questa nuova era furono i Romantici, i Realisti e gli Impressionisti. Convenzionalmente quindi, come punto d’inizio dell’arte moderna, si tende ad indicare l’anno 1863, ovvero quello in cui Édouard Manet esibì il suo dipinto Colazione sull’erba. Successivamente, grazie anche ai nuovi stimoli generati a seguito dell’Esposizione universale di Parigi del 1889.

Qui di seguito voglio presentare i generi per me più rappresentativi:

MACCHIAIOLI

Volendo parlare di realismo devo farlo presentando i Macchiaioli. Questo perché amo la mia Toscana e in particolare ho un rapporto privilegiato con Castiglioncello, la località costiera dove era solito riunirsi il collettivo di pittori capitanati da Giovanni Fattori. I macchiaioli rifiutavano il soggetto mitologico, religioso o classico dedicando la loro attenzione a scene di vita vissuta, contadina e reale. Il nome di questa corrente trova le radici nello stile pittorico in cui la visione delle forme è creata da macchie di colore, distinte, accostate o sovrapposte le une alle altre.

IMPRESSIONISMO

Questa corrente si sviluppa in Francia nella seconda metà del 1800 e rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnico‑espressiva.  Il vento di novità era incarnato da giovani artisti, accomunati dal desiderio di ritrarre la vita moderna, che dipingevano all’aperto in diretto contatto con la natura, ribelli al conservatorismo delle correnti artistiche accreditate dalla società del tempo che, ritraevano negli atelier, solo le forme e spazi inanimati. Claude Monet, Auguste Renoir, Edgard Degas sono solo alcuni dei principali esponenti di questa corrente. 

 

 

ART NOUVEAU

L’Art Nouveau, nota anche come Stile Liberty, è stato un movimento pittorico e architettonico sviluppatosi tra la fine dell’800 e il primo decennio del ‘900. Personalmente trovo straordinaria l’evoluzione figurativa adottata da questa corrente modernissima e vedo in essa le basi di tutto il design moderno e delle arti grafiche. Una delle sue caratteristiche principali era la complessità del tratto che trasformava semplici figure in qualcosa di più evoluto, naturalmente ispirati alle forme di alberi, piante o fiori. Si annoverano tra i pittori appartenuti a questo stile giganti come Gustav Klimt o Jan Toorop, io preferisco di gran lunga il talento dell’illustratore ceco Alfons Mucha.

FUTURISMO

Il futurismo è un movimento di avanguardia artistica e letteraria che ha origine dalla pubblicazione de “Il Manifesto del Futurismo” su Le Figaro del 20 Febbraio 1909, per mano del poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti. Questa corrente si è sviluppata in un momento storico caratterizzato da grandi invenzioni tecnologiche (telegrafo, radio, cineprese aeroplani) e da grandi cambiamenti sociali (Prima Guerra, nascita del Fascismo) e per questo ha incarnato il dinamismo e la velocità della vita moderna e della civiltà meccanica. In pratica il Futurismo è stato un trampolino verso il futuro; modello per tutte le successive avanguardie.

SURREALISMO

Nata in Francia negli anni ’20 questa corrente ha visto il suo grande sviluppo nei decenni successivi grazie a geni come René Magritte e Salvador Dalì. Influenzata dalle teorie del metodo psicanalitico di Sigmund Freud, il surrealismo fonda la sua creatività sulle ali dell”inconscio e sull’assenza di razionalità, intensificando idee ossessive e visioni oniriche. Il “sogno” è la parola d’ordine di questo movimento.  È obbligatorio spendere una parola in più per il già citato Dalì, il più importante di tutti, che oltre ad essere stato un pittore sublime è riconosciuto come una delle personalità più influenti e carismatiche di tutta la storia dell’arte contemporanea

 

POP ART

“Pop” vuol dire “Popular” e questa corrente artistica costruisce sul significato del termine la sua intera identità. Popolare come globale, di massa, prodotto in serie. E non è un caso che per la prima volta si sdogani l’opera artistica come destinata ad un pubblico vasto e affamato, che è quello degli anni ’60, figlio del boom economico e dalla mentalità consumistica. Da Marilyn alla Zuppa Campbell, gli artisti di questa corrente (e in particolare Andy Warhol), sfruttano le immagini della TV, del cinema e della pubblicità. I prodotti di uso comune e i personaggi del cinema e della televisione diventano i veri protagonisti da elaborare con le più svariate tecniche.

UN PO’ DI TECNOLOGIA… 

Tutte queste nozioni ti sono sembrate un po’ difficili da memorizzare? Se ancora non sei sicuro di cogliere le giuste sfumature tra i vari stili e le correnti artistiche non ti preoccupare: puoi contare sempre sull’aiuto della tecnologia. Esistono infatti alcune App sviluppate proprio per supportare gli amanti dell’arte.

 La mia preferita è Google Arts & Culture (link) che si prefigge di mappare la cultura per condividere valore rendendo accessibili i tesori, le storie e le conoscenze di oltre 2000 istituzioni culturali in 80 paesi. Ultimamente questa piattaforma si impreziosita di un’ulteriore funzione dal nome ART FILTER che permette, grazie all’elaborazione delle immagini basata sull’apprendimento automatico e sulla realtà aumentata, di ancorare il tuo volto ai grandi capolavori della ritrattistica e diventare a tua volta un opera d’arte! (link)

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